Anche l'incompiuto serve


Ci lamentiamo dell’inconsistenza di politici che si limitano alle affermazioni, svincolandole da ogni ragionamento. Che semplificano ciò che in realtà è complesso. Ma dobbiamo riconoscere che è estremamente difficile oggi costruire discorsi compiuti e fondarli scientificamente e storicamente. E che, nella consapevolezza di non riuscire a farlo, finiamo per restare zitti o recitare formule senza senso a cui nemmeno noi crediamo. Possiamo riconoscere che il ragionamento organizzato, puramente razionale e completamente consapevole, non è l’unico modo di procedere del pensiero? Possiamo riconoscere che l’affermazione pura e semplice costituisce, comunque, un mezzo per avviare un processo? Che, a volte, quanto più l’affermazione è concisa, sprovvista di prove e dimostrazioni tanto maggiore è la sua profondità e incisività? Questo avviene solo per l’ignoranza della gente, si dice spesso. Ma forse c’è qualcosa di più. Forse, in un sistema bloccato, l’affermazione non dimostrata potrebbe essere un’intuizione. Potrebbe essere il primo passo per l’emergere di una verità che può essere affermata solo rompendo la coerenza dei discorsi precedenti. Verità che ancora non possediamo, ma che solo avviando dialoghi a partire dalle intuizioni possiamo scoprire, facendolo assieme e non nel presente.


(In Forma Esplora Anima - Una conversazione animativa - Paola Villa) 

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...