Bosnia pace


 

Dobro jutro bosna


 

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non stare a guardare


 

Giochiamo per la pace


 

Economia solidale come orizzonte di pratica educativa


 

World social forum


 

Spazio ai giovani


 

Nella vita un uomo può


 

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili


 

No discrimination no illegal labour


 

Laboratorio immerso di co-programmazione e co-progettazione


 

Settimane ecumeniche per la Pace - 1982






 

Un sorriso per la Bosnia


 

Costruiamo la pace



Maglietta degli obiettori di coscienza di Reggio Calabria, presa durante la marcia per la pace Reggio Calabria - Archi - 1991 

 

Pace in tutte le lingue


 

Mir Bossa


 

La pace, così difficile?


 

Un altro mondo è possibile - progetto Recife Ipsia


 

Magliette per la Pace - girotondo


 

Slot out -


Leggere assieme i termini del problema (che é in trasformazione e parlare di slot non basta più), mettere in comune le pratiche (perché non ci si senta soli e non si debba cominciare da capo), individuare le alleanze (tra soggetti associativi, tra livelli, con il pubblico, ma anche con il mondo dello sport etc...) e le politiche associative e le battaglie sulle politiche sociali...

Io sono viva perchè ho perdonato - Operazione Colomba in Colombia


Sono partita che dovevo stare via 6 mesi...
è dal 2013 che sono lì...
La Colombia è in guerra civile da decenni.
In contesto di violenza un gruppo di contadini si é detto:
non vogliamo uccidere e non vogliamo essere uccisi, cosa possiamo fare?
Questo gruppo di contadini sono costituiti come comunità, dal 97 ad oggi sono più di 300 le persone assassinate, non in un conflitto armato, ma con uccisioni selettive, fatte per sradicate la nonviolenza.
Loro come comunità che si sono dati principi chiari:
Non essere coinvolti nel conflitto.
Non dare informazioni a nessuna delle parti armate.
Non coltivare la coca.
Non consumare alcool.
Scegliere la riparazione collettiva come criterio.
Loro dicono:
Non vogliamo sapere chi ha premuto il grilletto per ammazzare mio fratello, mia sorella.
Vogliamo conoscere il mandante morale e vogliamo sapere perché.
Loro sono riusciti a scegliere la lotta nonviolenta.
In un contesto in cui questo costa molto.
Il grande insegnamento che loro stanno dando a me é: loro riescono a farlo in un contesto così forte e pericoloso. Perché noi qui oggi non siamo capaci?
Una donna mi ha detto:
Io sono viva perché ho perdonato.
Se non l'avessi fatto sarei morta dentro.
Ho perdonato perché questo mi fa essere viva.
Ma ricorda sempre quando vai a fare gli incontri: il perdono è un cammino personale. E perdonare non è far finta di niente. Non è dimenticare.
Noi con Operazione Colomba siamo lì con loro.
Come presenza internazionale, che serve da deterrente per la violenza. Il nostro lavoro é stare con loro.
Per il semplice fatto di stare con loro stiamo salvando delle vite. Non sappiamo fino a quando e quanto funzionerà.

Quando sono nata il nemico per me già esisteva


Quando sono nata il nemico per me già esisteva. Già la guerra era onorata. L’odio ci univa a me e al mio nemico. Io ero dell'Abkazia. il mio nemico era la Georgia. Crescendo mi sono accorta che queste regole non mi piacevano. Non mi sentivo a mio agio, non capivo perché dovevo odiare l’altro. Sinceramente non capivo perché dovevo essere orgogliosa del fatto che mio padre avesse combattuto.
Avevo le domande, ma non ero pronta, non avevo strumenti per rispondere a queste domande.
L’odio era un senso di appartenenza. Essere a casa, da un lato o dall'altro del conflitto, era questo. Dovevamo essere uniti contro il nemico. L'odio ci univa.
Rondine mi ha regalato un fratello. Un ragazzo georgiano. Noi abbiamo vissuto una esperienza per due anni. E’ una esperienza che mi ha cambiato, mi ha aiutato a crescere. Mi ha aiutato a capire che non devo essere d’accordo con l’altro per amarlo, per prendermene cura. Non devo cambiare l’altro per condividere uno spazio con lui.
Ci siamo uniti condividendo spazio formativo, condividendo il dolore, questo ci ha dato molto. Accettare che io con il mio dolore ci sono e la sua esistenza non mi fa sparire. Ma anche lui con il suo dolore, c'è. Ed il suo dolore è prezioso, come il mio.
Una delle mie domande era: "Come posso rimanere a casa senza odiare?". Rondine mi ha insegnato che se io riesco a trasmettere, anche senza parole, che io posso amare ogni persona, anche i miei amici cambieranno…

Cercare la pace per le strade d'Europa

Monaco é tante cose.
Monaco é Dachau, dove oggi c'è un commemoriale e ci sono chiese di religioni affiancate.
Monaco é anche quella del 1972, con le olimpiadi e l'uccisione degli atleti israeliani.
Cercare la pace.
Cercare la strada per l'Europa.
Partiamo da qui.

Eza 2023: esercizio di intelligenza collettiva...

Tutto é perfettibile ed anche questo #Eza2023 lo è.
Ma, come ha detto Emiliano Manfredonia in chiusura, qui abbiamo provato a mettere assieme persone di provenienza diversa, in parte lingua diversa, sicuramente età diversa ed identità associativa anche diversa. Per ragionare assieme su un tema (l'Europa) che, come dice Norbert Kreuzkamp, al momento non é per nulla sexy. Partendo da Dachau. E in questo, come ci ha detto il cugino della Kab (bravissimo!), c'è del coraggio.
E l'abbiamo fatto chiedendo a ciascuno di metterci del proprio. Facendo la fatica di non essere solo passivi, di seguire un metodo, persino (come hanno detto "gli svizzeri") su qualcosa che, una volta deciso, diventa un "impegno a fare" per tutti.
E l'abbiamo fatto anche valorizzando il punto di vista di chi vede l'Europa da fuori, come i nostalgici amici UK (😘) ma anche come chi ci ha fatto una doccia di realtà guardandoci dal Venezuela e dal Brasile.
E condividendo una modalità di fare rete tra associazioni giovanili che é già di per sé un contenuto.
E sperimentando un metodo mutuato dal Sinodo, condiviso in un gruppetto di facilitatori che arrivano da esperienze diverse e si sono messi generosamente servizio.
Adesso abbiamo pagine di materiali da riprendere e sintesi condivise da cui partire, che comprendono anche tante azioni concrete da fare. L'importante é tradurli in qualcosa prima di farci riassorbire dalla quotidianità. Ma in ogni caso, il seme è piantato.
P.s.
E brava a Maria Rita, sopravvissuta egregiamente a tutto, con la capacità, ormai reiterata, di essere accogliente anche in trasferta. 💪
P.p.s.
Oh, bravissimo sto sostituto di Matteo...da tenere d'occhio che farà strada, secondo me... 🤣

I circoli di lavoratori: cellula base del movimento aclista dalle origini

I circoli esistono da quando esistono le Acli. Nella Acli della nascita, il circolo di lavoratori è la “cellula base” del movimento. I nucle...