Con gli occhi del quartiere

 

Le nostre idee hanno bisogno di confronto con il quartiere. Le idee non sempre derivano

da identificazione del problema. A volte le soluzioni sono in cerca di problemi.  Per definire il problema dobbiamo capire il territorio in cui si cala. Nello specifico lo spazio del quartiere.  Come è fatto, i modi in cui viene usato e da chi. Quali sono le pratiche che è possibile riconoscervi, i soggetti, le risorse, le opportunità. Calare la nostra soluzione nello spazio con cui entrerà in dialogo. Calare la nostra urgenza ad agire sul territorio. 


Guardare con gli occhi del quartiere: Il riferimento è un libro  A. Amin, N. Thrift, Seeing like a city, Polity press, Cambridge, 2017. In corso di traduzione in italiano. Il libro precedente degli stessi autori è "La città" già tradotto in italiano. La città è una infrastruttura composita da attori umani e non umani. La città va guardata con gli occhi della città. La città non è solo l’uso che ne facciamo noi. E' anche l'uso che lei fa di noi. 

 

L'idea di quartiere prende spunto da una politica pubblica di Parigi: La città della prossimità. La città ad un quarto d'ora a piedi. L'idea che tutti i servizi essenziali dovrebbero essere a distanza massima di un quarto d'ora da casa.   

 

Approcciarsi al quartiere da 3 punti di vista: 

 

1.     Dall’esterno e dall’alto. 

Indagine sui dati. Cercandoli sul geo-portale del Comune, sul web, in biblioteca. 

Osservando con le mappe satellitari. Vedendo concretamente come sono fatti gli spazi urbani. Cercando le pagine social street sui social. Leggendo in giro come si parla di quel quartiere, che notizie vengono riportate... 

 

2.     Dal basso e dal di dentro.

Invito a fare flanerie (gironzolamento, osservando, facendo foto, provando ad incontrare e colloquiare e tenere traccia delle cose osservate).  


3. Cercando ispirazione

     Libri, film, canzoni...che parlano della città...

 

Guida progettata da Claudio Calvaresi.

All’interno di: Scuola dei quartieri del Comune di Milano su finanziamento Città Metropolitane che prevede formazione e borsa di progetto per sostenere l’avvio della propria iniziativa. 

 

Gabriele Pasqui: docente politiche urbane

Uno strumento di questa natura può servire a chi ha qualche curiosità urbana?

Imparare a stare dentro la città da punti di vista differenti. Mostra che se vogliamo capire qualcosa del quartiere dobbiamo tenere assieme dimensione sociale e dimensione dello spazio. Se le teniamo divise poi non le rimettiamo più insieme. Fatti sociali formati nello spazio. Di più. Fatti che sono insieme sociali e spaziali. 

 

Riferimento a John Dewe “Come pensare” non si conosce per fare. All’inizio c’è fare. Nel fare c’è il conoscere. Per mettere alla prova la propria idea ci vuole curiosità, immaginazione e indagine. Curiosità è guardare con occhio che non è legato al progetto che si vuole fare, è generale, capisce il contesto. Immaginazione perché si tratta di immaginare, pensare qualcosa che oggi non c’è. Indagine è mettere alla prova le proprie idee. 

 

www.Scuoladeiquartieri.it  


Appunti dalla presentazione su Facebook della guida "Con gli occhi del quartiere" del 9.11.2020 

 

 

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