Compito della politica non è contare le lacrime

Roberto Cellini – Alleanza della povertà Lazio 

Chi sono i nuovi poveri? Persone anziane, donne sole, padri separati, persone con problemi di salute, migranti... Di fronte a situazione di disagio differenti, difficile dare una risposta univoca. La condizione di marginalità chiama in causa bisogni molteplici che investono l'intera sfera della persona. 

La povertà non è stata sconfitta.
La mappa del disagio si è estesa, dalle periferie si è arrivati al centro.
Accanto alla povertà visibile stanno emergendo nuovi poveri.
I nuovi poveri sono quelli che sono in affitto, con un lavoro senza diritti.

Il rei prova ad intervenire (anche se è sottofinanziato) con un intervento mirato economico e con l'intervento dei servizi sociali in modo coordinato e multi-fattuale.

Di fronte a questo che strategia è in atto oggi:

Prima si individua una minoranza,
poi la si trasforma in devianza.
Poi si allude a queste persone come detentrici di un privilegio.
E poi si interviene con la forza per ripristinare la legalità.
Cosa risolve del problema? Niente.
(La giunta capitolina ha preso posizione contro il decreto sicurezza. Questo è apprezzabile).


Il modello di intervento della politica non può che essere:
uscire dalla autoreferenzialità
cedere un po' di sovranità e autosufficienza
costruire alleanze a modello ibrido e flessibile
con personale politico che cerchi di costruire una visione di insieme

Gianni Rodari:

Quanto pesa una lacrima?La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del ventoquella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.

Compito della politica non è contare le lacrime. Ma riconoscerne il peso.



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