O troviamo una soluzione o ci sarà una nuova ondata di occupazioni abitative, nonostante Salvini, nonostante l'art. 5, nonostante tutto... perché la gente non scompare...


Fabrizio Nizi – Action 

Action nasce nel 2000 provando a raccogliere la frase di Rodari, a raccogliere le lacrime che pesano. Non siamo un sindacato, non abbiamo una dimensione nazionale. Ma, per colpa di un disagio abitativo immane di questa città, abbiamo organizzato negli anni poco più di 1.000 famiglie.

Le storie di queste famiglie sono storie complicate da vivere, da raccontare, da dirimere e da sottoporre alla politica. La politica non ha mai ascoltato. 

Ci sono molte castronerie raccontate sulle occupazioni: 

Molti identificano tutte le realtà di occupazione con le occupazioni di case popolari. A Roma si è costruita una esperienza radicata e ampia, in periferia soprattuto, che organizza migliaia di persone e che a queste persone dà case provvisorie, temporanee. Noi non abbiamo mai occupato case popolari. Se c'è stata qualche occupazione di case popolari questa è stata prima dell'esperienza dei borghetti. Chi occupa, da anni, le case popolari, è la microcriminalità, il malaffare, con la complicità, spesso, della pubblica amministrazione.

Molti credono che gli occupanti, con il loro atteggiamento virulento, superano le persone che sono in graduatoria. Forse questo era vero 30 anni fa, con il vecchio bando. Ma di sicuro non è vero oggi. Action ha organizzato circa 1000 famiglie. In 20 anni avremo fatto 20-40 occupazioni. Molti di voi lo sanno, perchè sono parte di queste famiglie. Di queste migliaia di persone solo una volta ci è capitato di avere l'assegnazione di una casa popolare. Nel 2002. Per 76 alloggi. A famiglie che aspettavano in lista da circa 10 anni. Che è l'attesa media di chi fa domanda.

La nostra è una realtà composita, fatta da persone che per sfortuna sono costrette ad adibire ad abitazione posti che avevano un'altra funzione. Uffici, ospedali, cliniche, scuole... Qui vicino c'è una ex sede INPDAP, 7 piani sopra il livello dell'asfalto e 2 sotto. Un edificio vuoto da diversi anni. Da 5 anni è diventata abitazione di 180 famiglie. E al piano terra e nei piani sotto c'è una realtà che andrebbe conosciuta. Lì è nato un cantiere sociale di rigenerazione urbana con attività mutualistiche. Attività che svolge Action, ma anche la parrocchia, il sindacato, le realtà del territorio, le scuole... è diventato un centro di servizi della comunità per la comunità.

E' questa l'idea di cosa potremmo fare.

Si parla molto di rigenerazione urbana. Noi abbiamo l'idea che la stiamo facendo. Quale idea si annovera come centrale della rigenerazione urbana? Il fatto che ci sono delle funzioni cittadine, non più utilizzate per quello che erano nate, che vanno ridefinite e riassegnate alla città. Quello era dell'INPDAP, o Stato lo ha venduto ad un privato, il privato lo ha lasciato vuoto. Cosa fare, di fronte all'enorme bisogno di abitazione della città, se non restituirlo alla città per esigenze abitative e sociali? Perchè non farlo?

Quando si è provato a dare risposta abitativa al bisogno della città, lo si è fatto con piani molto intensivi dal punto di vista urbanistico, che provavano a dare una soluzione. Poi niente altro. Forse noi oggi potremmo, a fronte di una crisi enorme e dell'avvenuto riconoscimento del limite delle risorse disponibili, immaginare una riconversione cittadina delle funzioni non più utilizzabili.

Action nasce in una dimensione personale. Perchè ci trovavamo nel bisogno. Poi abbiamo trasportato ad altri l'esperienza accumulata. Ma o proviamo a dare una soluzione. O non c'è alternativa. La situazione esploderà.

Gli sgomberi sono usati come soluzione, ma è evidente che non sono una soluzione.
Ieri mattina è stata sgomberata l'ex fabbrica della ex Pennicillina. Era quasi vuota. Perchè se ne parlava da tanto, quasi tutti erano andati via. Ma queste persone non si sono squagliate. Non sono scomparse. Queste persone saranno costrette ad occupare altri posti. Dove vanno, se no?
Un giornalista ha chiesto ad una persona che era lì: dova vai? E lei ha risposto: dove vado? Non lo so. Ma da qualche parte vado.

O troviamo una soluzione che riesca ad indicare possibili alternative o è solo una questione di tempo. Una nuova ondata di occupazioni abitative ci sarà di nuovo in questa città. Nonostante Salvini, nonostante l'art. 5, nonostante i grillini, nonostante tutto... perchè la gente non scompare. 

La specificità delle Acli parrebbe quella di non avere specificità -

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