Buone pratiche di comunità energetiche




Davide Mambriani – Università Cattolica
Buona pratica: Corso per la gestione delle #comunitàenergetiche all'interno della scuola in managment agro alimentare.
Mi sono domandato perché sono stato associato a gruppi che si occupano di lotta alla mafia. Poi ho pensato... la gestione della energia in Italia… forse c’entra...
In fondo la Cer cosa è? E’ un luogo fisico e virtuale in cui persone producono energia, la consumano, la scambiano.
Chi la compone? Possono essere privati cittadini, imprenditori, negiozianti, rsa, università… c’è complessità enorme di componenti, con interessi divergenti gli uni dagli altri.
Che competenze servono per fare la CER?
tantissime competenze diverse. Regolametnari, economiche, di rapporto privato/pubblico, di logistica, di energia, di community manager...
Abbiamo ambizione di costruire un manager con tutte queste competenze? E’ impossibile. Abbiamo immaginato di costruire un manager che non ha tutte queste competenze ma che è capace di confrontarsi con tutte queste specializzazioni, di farle interagire e farle muovere come un corpo unico...
Abbiamo pensato di offrire la formazione costruendola per professionisti che già stanno operando in questo mondo. Per vari motivi: per l'emergenza ed urgenza di agire in questo campo ora, perchè per offrire una formazione ai giovani definitiva devo prospettare una carriera professionale che oggi non esiste ancora.
Abbiamo ambizione di riportare al centro della gestione del mondo i territori, rivalorizzandoli. Quindi investiamo sulle CER non solo perchè è un tema caldo, ma con l'ambizione di rilanciare i territori.
In prospettiva vediamo la possibilità di una progressione, per diventare energy manager a tutto tondo. Per gestione della energia dei territori. E guardando anche al futuro di communty manager (professionisti in grado di gestire welfare e altro, riportando al centro la valorizzazione del territorio, non come macchina da mungere e da cui estrarre, ma come luogo in cui reinvestire).
Noi abbiamo sede a Cremona, la Diocesi di Cremona nella creazione delle CER è probabilmente una delle più attive d’Italia.
Un comitato nato in sede della Diocesi ha collaborato con noi fin dall’inizio. Questo gruppo di persone, che hanno operato in professioni differenti, adesso pensionati, hanno iniziato a percorrere il percorso per avviare una comunità energetica.
Noi abbiamo tradotto tutti i loro passaggi, difficoltà, in una progettazione formativa in diretta.
Ad esempio, il rapporto pubblico/privato è complesso. E ci sono tanti tipi di privato e tanti tipi di pubblico. In alcuni casi queste persone si sono adoprate per trovare la strada per arrivare al risultato e affiancando i funzionari dei piccoli comuni.
La formazione oggi è di 105 ore (che diventeranno 130).
In 6 mesi.
Dove molti dei partecipanti al gruppo della diocesi sono anche docenti.
Abbiamo denominato questa collaborazione con palestra per la democrazia, a partire dal basso e dalla gestione dell’energia.
A Cremona con la diocesi sono nate 5 comunità energetiche.
Intanto, appena fuori, lo stand delle comunità energetiche della diocesi di Treviso.

Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia

"Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia. Partner. Negozio. Banca". Va bene che i rapporti non siano tutti eterni. Però che il cam...