Noi umani, se vogliamo entrare in relazione con l'altro con cui stiamo parlando, facciamo così...


A seconda dei luoghi e degli interlocutori si scelgono toni, posture e linguaggi. Noi umani, se vogliamo entrare in relazione con l'altro con cui stiamo parlando, facciamo così.
Ciò che é appropriato, efficace e magari anche "pacificatore" in un contesto, può diventare inappropriato, non comprensibile, portatore di fratture, se messo fuori contesto.
La nostra comunicazione oggi è il contrario di questo. Tutto ciò che é detto in un contesto singolo specifico, viene fotografato, ripreso o riportato in una piazza generale in cui ognuno lo legge ed ascolta con attenzioni e sensibilità diverse e da situazioni di vita diverse.
Ed oggi questo è allargato ancora di più perché ci sono le traduzioni istantanee dei social (ed il loro livello di approssimazione) e quindi tutto si allarga non solo nel proprio contesto ma a livello letteralmente planetario.
Se vogliamo costruire la pace credo che dovremo riflettere su queste modalità e prestare molta attenzione ad aspetti che oggi consideriamo poco importanti o non correlate.

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

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