Quando sono nata il nemico per me già esisteva


Quando sono nata il nemico per me già esisteva. Già la guerra era onorata. L’odio ci univa a me e al mio nemico. Io ero dell'Abkazia. il mio nemico era la Georgia. Crescendo mi sono accorta che queste regole non mi piacevano. Non mi sentivo a mio agio, non capivo perché dovevo odiare l’altro. Sinceramente non capivo perché dovevo essere orgogliosa del fatto che mio padre avesse combattuto.
Avevo le domande, ma non ero pronta, non avevo strumenti per rispondere a queste domande.
L’odio era un senso di appartenenza. Essere a casa, da un lato o dall'altro del conflitto, era questo. Dovevamo essere uniti contro il nemico. L'odio ci univa.
Rondine mi ha regalato un fratello. Un ragazzo georgiano. Noi abbiamo vissuto una esperienza per due anni. E’ una esperienza che mi ha cambiato, mi ha aiutato a crescere. Mi ha aiutato a capire che non devo essere d’accordo con l’altro per amarlo, per prendermene cura. Non devo cambiare l’altro per condividere uno spazio con lui.
Ci siamo uniti condividendo spazio formativo, condividendo il dolore, questo ci ha dato molto. Accettare che io con il mio dolore ci sono e la sua esistenza non mi fa sparire. Ma anche lui con il suo dolore, c'è. Ed il suo dolore è prezioso, come il mio.
Una delle mie domande era: "Come posso rimanere a casa senza odiare?". Rondine mi ha insegnato che se io riesco a trasmettere, anche senza parole, che io posso amare ogni persona, anche i miei amici cambieranno…

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...