Eza 2023: esercizio di intelligenza collettiva...

Tutto é perfettibile ed anche questo #Eza2023 lo è.
Ma, come ha detto Emiliano Manfredonia in chiusura, qui abbiamo provato a mettere assieme persone di provenienza diversa, in parte lingua diversa, sicuramente età diversa ed identità associativa anche diversa. Per ragionare assieme su un tema (l'Europa) che, come dice Norbert Kreuzkamp, al momento non é per nulla sexy. Partendo da Dachau. E in questo, come ci ha detto il cugino della Kab (bravissimo!), c'è del coraggio.
E l'abbiamo fatto chiedendo a ciascuno di metterci del proprio. Facendo la fatica di non essere solo passivi, di seguire un metodo, persino (come hanno detto "gli svizzeri") su qualcosa che, una volta deciso, diventa un "impegno a fare" per tutti.
E l'abbiamo fatto anche valorizzando il punto di vista di chi vede l'Europa da fuori, come i nostalgici amici UK (😘) ma anche come chi ci ha fatto una doccia di realtà guardandoci dal Venezuela e dal Brasile.
E condividendo una modalità di fare rete tra associazioni giovanili che é già di per sé un contenuto.
E sperimentando un metodo mutuato dal Sinodo, condiviso in un gruppetto di facilitatori che arrivano da esperienze diverse e si sono messi generosamente servizio.
Adesso abbiamo pagine di materiali da riprendere e sintesi condivise da cui partire, che comprendono anche tante azioni concrete da fare. L'importante é tradurli in qualcosa prima di farci riassorbire dalla quotidianità. Ma in ogni caso, il seme è piantato.
P.s.
E brava a Maria Rita, sopravvissuta egregiamente a tutto, con la capacità, ormai reiterata, di essere accogliente anche in trasferta. 💪
P.p.s.
Oh, bravissimo sto sostituto di Matteo...da tenere d'occhio che farà strada, secondo me... 🤣

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...