Una considerazione su stanotte, condivisa su questo pullman di ritorno in Polonia:
Ci siamo trovati in una zona dove era in corso un attacco. Abbiamo sentito suoni di guerra.
Abbiamo (chi più chi meno) visto luci di guerra.
Abbiamo, per una notte, più o meno consapevolmente e comunque volontariamente, condiviso ciò che gli ucraini vivono di continuo.
Ci
arriva notizia che una famiglia di 4 persone è restata vittima degli attacchi nella zona di Leopoli (in cui ci trovavamo a passare in quel momento).
Siamo andati per un giubileo della speranza.
Cioè per condividere un momento di preghiera.
Per portare vicinanza.
Per stringere relazioni con la società civile.
Per portare l'attenzione sull'Ucraina.
E per chiedere l'istituzione dei corpi civili di pace, di cui noi abbiamo voluto essere un piccolo assaggio in anticipo.
L'attenzione è bene che resti ai cittadini ucraini e a tutto ciò che abbiamo fatto in questi giorni e a ciò che (speriamo) a partire da questi contatti potremo costruire.
Delegazione Acli al pellegrinaggio Mean:
Paola Villa
Marco Galbiati