Trasformiamo il futuro


È stata una marcia anche diversa.
"Trasformiamo il futuro" era il titolo di quest'anno. E l'invito era in particolare ai giovani.
Con il tema pace fortemente intrecciato ad immigrazione ed ambiente. Perché l'Emilia Romagna è nei pensieri di molti, perché il futuro è così, perché i giovani per l'ambiente hanno una sensibilità particolare.
E tanti erano i giovani, con le scuole, con le associazioni, con i coordinamenti locali...
Aldo Capitini dice:
"Perché le marce della pace? Non basterebbe un convegno, uno scambio di idee, un comizio, un giornale?
Le marce aggiungono altro: sono un accomunamento dal basso e nel modo più elementare, che perciò unisce tutti, nessuno escludendo; sono un’estrinsecazione fisica, disciplinando il corpo ad un’idea che si serve pensando a tutti, non sono di combattimento ma di apertura, e non sono di contrizione o di evasione, perché intravvedono la terra e il passaggio associarsi ad una salvezza universale immanente”.
Don Tonino Bello dice:
"La pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita. Vuol dire allora che ha le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi, i suoi percorsi preferenziali ed i suoi tempi tecnici, i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni. Forse anche le sue soste. Se è così, occorrono attese pazienti. E sarà beato, perché operatore di pace, non chi pretende di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi parte".
Marcia della pace è fare fatica. A volte aver l'impressione che...forse era meglio fare strade e scelte differenti.... Sperimentare, anche fisicamente, cosa vuol dire non arrendersi alla fatica. Riconoscere le proprie debolezze e accettare che per aiutare altri nel cammino, serve essere allenati.
Per questo mi è piaciuto esserci.
Per questo mi é piaciuto che le Acli, da tante parti di Italia (Asti, Como, Milano, Cremona, Brescia, Trento, Arezzo, Pisa, Piacenza, Pescara, Pesaro, Foggia...) insieme a tanti altri uguali e diversi, ci siano state.

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...