C'era un clima strano alla riunione di classe tra prof e genitori...


Fare scuola come prima era semplice. Io le cose le sapevo. E sapevo come insegnarle. 
Fare scuola come facciamo oggi è complicato. Devo avere chiari in testa gli obiettivi di cosa voglio insegnare. Devo cercare i materiali, provare gli strumenti, devo costruirmi una scaletta in anticipo di cosa voglio fare. Perché i documenti, le immagini, i video che voglio usare devo averli tutti già pronti, disponibili, in ordine. 
Quando ho videolezione mi sveglio in ansia, alle 5, pensando a se tutto è a posto. 
Qualcuno un po' ce lo perdiamo e questo non é ciò che vorremmo. Ma dai ragazzi arrivano lavori meravigliosi. Ricerche, elaborati, approfondimenti, fatti come mai avremmo pensato prima. È faticosissimo per tutti. Ma stanno imparando tantissime cose, stanno imparando ad imparare cose nuove. E anche noi, con loro.
(C'era un clima strano alla riunione di classe tra prof e genitori. Una sorta di malinconia di fondo che rendeva tutto un po' ovattato. Anche le criticità reciproche si sono confuse, mischiate alle ansie e alle fragilità umane messe di fronte ad un futuro incerto. Ma questa frase ed il tono con cui é stata detta mi é rimasta impressa, assieme alla notizia che, pare, dall'anno prossimo ci sarà, finalmente, il registro elettronico...). 

Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia

"Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia. Partner. Negozio. Banca". Va bene che i rapporti non siano tutti eterni. Però che il cam...