Prof! Prof! Una siringa! La droga!



- Prof! Prof! Una siringa! La droga!
In prima media sono grandi, ma al tempo stesso piccoli. E l'annuncio (ripetuto in due casi) si è poi rilevato un pistone di automobile una volta ed un distributore di silicone un'altra.
Di siringhe vere non se ne sono viste. E questa è quasi una sorpresa, di quelle positive. 
Sono invece stati reali i ritrovamenti di: 
- una lavatrice
- un piccone
- l'imbottitura intera del sedile di un'auto
- una borsetta da donna (comprensiva di portafoglio e mezza bottiglia d'acqua e mezzo sacchetto di patatine) sbruciacchiate
- lucertole tagliate a pezzi, imbevute nel gasolio
- vestiti da donna
- lo scheletro di un ombrello da uomo (arrugginito e bruciato)
- un pannolino da bambino (usato)
- parecchie bottiglie di vetro (in prevalenza birra e vino, ma anche qualche vodka)
- qualche cartone (ancora mezzo pieno) di Tavernello
- tanichette (vuote) di plastica
- un' insegna stradale in marmo (in pezzi)...
Poi ovviamente cartacce, pezzi di plastica di tutti i tipi, tappi, cicche di sigarette... e grossi rami (e persino qualche tronco). Ma tutti (tra genitori, ragazzi, insegnanti e volontari) potranno confermare che la cosa assolutamente più numerosa (e più schifosa) ritrovata e raccolta nella via attorno alla scuola, adiacente ai cancelli, è: buste di preservativi, preservativi usati, fazzoletti di carta usati. 
La mattinata ha avuto senso, in tutti i sensi.
Certo, che questo sia lo scenario abituale delle scuole, ne ha molto meno. 

Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia

"Se non ha ciò di cui hai bisogno cambia. Partner. Negozio. Banca". Va bene che i rapporti non siano tutti eterni. Però che il cam...