Il facilitatore. Come può legittimarsi? Che potere agisce?




Il facilitatore. Come può legittimarsi? Che potere agisce? 

 

Il facilitatore nasce attraverso una serie di esperienze fatte dagli anni 80 in poi. Molto spesso in ambienti ambientalisti. Il facilitatore diventa l’organizzatore di dinamiche di decisione dal basso, di dinamiche di decisione inclusiva. Non si esclude nessuno, purchè accetti le regole del confronto creativo. 

 

Questa figura non viene legittimata da un ruolo o da un nome. Viene legittimata nella misura in cui c’è. Grazie alle esperienze che abbiamo iniziato a fare, dagli anni 90 in poi, ormai in italia si sono create una serie di competenze. Se prendete il libro “Coltivare partecipazione”, trovate che è scritto da una ventina di facilitatori. In Italia molte sono donne. Sono persone che oggi sono capaci di mettere in piedi un processo di dibattito pubblico. 

 

In Francia c’è un organismo che seleziona i facilitatori. Qualsiasi investimento oltre una certa cifra, in Francia, vede come obbligatorio la previsione di dibattito pubblico e la creazione di una sottocommissione che ha il compito di fare questa apertura al territorio, agli abitanti, ai saperi diffusi. 

 

Il facilitatore è nuova figura nata al di fuori da un intervento legislativo. Nata dalla necessità di operare in modo diverso e di superare la partigianeria dei partiti. Il facilitatore è il garante di una modalità di rappresentanza democrazia diversa da quella partitica. Complementare a quella partitica. Una modalità che per il solo fatto di esserci richiede che i partiti rivedano la loro funzione. 

 

Il facilitatore è il garante della rappresentatività del territorio, garante del fatto che c’è la presenza di tutte le posizioni. Devo garantire che tutti coloro che vogliono avere voce in capitolo si sentano rappresentati da qualcuno nel gruppo. Non tutti possono essere nel gruppo. Ma tutte le posizioni devono essere presenti nel gruppo.  Il marginale, il non ascoltato, il rompiballe che non ascolta ed è contro per principio. Tutti possano fare parte del consesso. Che è la creazione di un contesto di mutuo apprendimento. Ormai queste cose girano, di esperienze ce ne sono molte in giro. Il facilitatore ha questo ruolo di mettere in piedi questo processo di ascolto. 

 

Il parlamento non funziona. Abbiamo problemi concreti, urgenti, drammatici sul territorio che non sono mai al centro della discussione. Se riesci a mettere al centro il territorio, viene fuori una modalità di diagnosi e di elaborazione delle soluzioni che è completamente diversa da quella attuale a cui il potere politico ricorre. Su tante cose si può continuare ad operare come si sta facendo. Su altre serve un nuovo approccio…

 

Pensate alla sanità territoriale. La soluzione olandese è che esiste un gruppo di infermieri che ha detto: vogliamo curare la gente a casa loro, trattandola come persone. Vanno lì, bevono il the, portano la spesa, fanno le medicazioni, hanno il computer per parlare con il medico in diretta... E’ una figura di assistenza a 360 gradi, che ha avuto un successo enorme ed è diventata la modalità principale di cura in Olanda. Siccome in Olanda l’assistenza sanitaria è pagata con assicurazione, quello che è successo è che l’assicurazione paga loro al posto di pagare gli ospedali, per una serie di prestazioni. Questi infermieri sono organizzati territorialmente. Prendono in affitto insieme un posto, assieme costruiscono un rapporto di imprenditorialità, assieme affrontano i problemi del territorio, insieme formano i nuovi che si aggiungono… E’ una cosa che affonda estremamente le radici nel territorio, ma che usa anche internet. Una cosa che ha capacità di essere radicato e insieme capacità di innovazione. Devi avere, assieme, il senso del grande cambiamento in atto e la capacità di guardarlo a partire dalla concretezza delle persone. Questa oggi è una possibilità ed è una possibilità meravigliosa.


Appunti tratti dall'intervento di Marianella Sclavi durante l'ultima giornata del convegno "Invenzioni di comunità: annodare fili dentro città fragili" organizzato da Animazione Sociale, Ordine Assistenti Sociali Puglia, Firss. 5.12.2020

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