Votare fa bene...


Sarà perché nonostante tutto votare fa sentire meglio.
Sarà che chi vota sente di partecipare. 

Ma oggi Roma sembra un po' meno spenta.
Nel seggio in cui ho votato c'era movimento.
E gente che sembrava provare a trovare qualcosa in cui credere. 

Non tutti con la stessa fede.
Non tutte le speranze andavano nella stessa direzione.
Ma è già qualcosa in più del nulla.
Già qualcosa in più della rassegnazione all'ingovernabilità o del "tanto peggio tanto meglio".  

Chi vota, anche con tutte le fatiche, fa bene a sé.
Se tutti assieme avremo fatto bene anche a Roma...si vedrà...


(Comunque resto dell'idea che uno dei nodi della democrazia di oggi sia trovare modalità di sperimentare il piacere della partecipazione, anche oltre il voto e ciò che può essere contato. Con modalità che siano comprensibili e soprattutto prendibili per tutti, non solo per eroi, martiri, reduci, militanti estremi, personalmente coinvolti o addetti ai lavori).

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...