Interviste rubate e privacy


La sostanza è che non è legittimo registrare e diffondere una conversazione privata senza il consenso dell'interessato e tra l'altro ottenuta mentendo sull'identità. 
La sostanza è che una società che condivide questo principio trova i modi per disincentivare questo comportamento. 
Limitarsi ad appellarsi all'ordine dei giornalisti, fingersi scandalizzati dando maggiore rilievo mediatico, costruire articoli, servizi, commenti, notizie sul contenuto di quella conversazione a mio parere è solo forma. Ed è indicatore di sostanza opposta. 
E con i moduli della privacy possiamo farci gli aereoplanini.

Per una ricostruzione aclista del decennio 1969-1979 - Domenico Rosati

Per una ricostruzione aclista del decennio 1969-1979  Domenico Rosati  1. Far riaffiorare le informazioni sommerse Cade quest’anno il X anni...