In primo luogo quello di delegare, eleggere qualcuno per svolgere un mandato democratico (rappresentanza).
In secondo luogo offrire una certa visione del mondo (rappresentazione) che dà sostanza alla delega e assicura il legame costitutivo della rappresentanza.
Oggi come si può abitare questa distanza?
"Prima di tutto é necessario sviluppare l'esperienza democratica (...) a scuola, in famiglia, nelle imprese, nelle associazioni...la democrazia é prima di tutto un atteggiamento, un comportamento, che si pratica e si coltiva.
Poi, a livello di sistema: immaginare e tradurre in realtà le forme e gli strumenti di una democrazia profonda, continua, generalizzata".
Nel dibattito di direzione di oggi, ragionando di proposte di leggi elettorali e di riforma dei partiti, mi é venuto in mente l'intervista a Luc Carton sull'ultimo numero di Aggiornamenti Sociali. Che, decisamente, merita di essere letta!
(E forse le riflessioni possono esserci utili anche per ragionare sulle riforme elettorali interne di cui abbiamo parlato nel pomeriggio...).