Passa il tempo eh...


In queste settimane per varie coincidenze mi sta capitando di fare più spesso avanti indietro Roma/Milano in treno.
Allora stavo pensando a quando facevo avanti indietro tutte le settimane. E mi sembrava un tempo lontanissimo.
Poi mi sono ricordata che é passato così tanto tempo che c'era pure la fase in cui fare avanti indietro non erano le 3 ore di freccia di oggi. Fare avanti indietro era la cuccetta per cui viaggiavi di notte e arrivavi al mattino...
Passa il tempo...eh...

Cosa abbiamo fatto a Pesaro?

Molte riflessioni, a partire già dalla fine degli anni 90, girano attorno all’idea che la democrazia rappresentativa non sia, da sola, più sufficiente e che la direzione non sia una forma di democrazia diretta, quanto un investimento in termini di democrazia deliberativa e partecipativa. 

Un’ipotesi su cui, come Acli, vogliamo lavorare è che questo ragionamento, rivolto in primo luogo all’interno delle istituzioni pubbliche, in realtà valga anche all’interno delle associazioni. E’ quindi necessario prestare attenzione a questi aspetti per non lasciare l’Associazione nel 900, lamentandosi poi perché le nuove generazioni non la partecipano. Si potrebbe definire l’obiettivo come un restare fedeli alle fedeltà (in questo caso alla fedeltà alla democrazia) ma con sensibilità e modalità coerenti ed efficaci nel mondo in cui viviamo.

 

Come si scriveva già in un articolo su Bene Comune nel 2017 «l’essenza della democrazia non consiste nella conta dei voti tra posizioni precostituite, secondo il principio di maggioranza, o nella negoziazione tra interessi dati, ma nella discussione fondata su argomenti (deliberation, in inglese) tra tutti i soggetti coinvolti dal tema sul tappeto. Le numerose esperienze pratiche che si richiamano alla democrazia deliberativa si fondano perciò su due pilastri: da un lato l’uso del confronto argomentato, dall’altro l’inclusione di tutti gli interessi e i punti di vista che sono toccati dall’oggetto della discussione. La democrazia deliberativa è, quindi, una forma di democrazia partecipativa che organizza spazi e modi affinchè tra i diversi punti di vista si instauri un confronto dialogico».

partecipaziopne schema

Partecipazione è un processo di appropriazione ed utilizzo consapevole e mirato del potere. Non una benevola concessione di chi detiene (temporaneamente e per delega) il potere. Non una semplice informazione o una richiesta di schierarsi con un voto o di ratificare decisioni già prese. Una risignificazione della delega che è temporale, non è in bianco, non è assoluta e che vede il bisogno di allargare e riempire di contenuti i rapporti ed i coinvolgimenti tra delegati e deleganti, tra cittadini/associati ed eletti, tra i diversi livelli di delega.

 

E’ su questo tipo di riflessioni che si basa un primo, piccolissimo e apparentemente banale, esercizio di lavoro di gruppo che abbiamo realizzato nell’ultimo Consiglio Nazionale. Non per pensare che quella sia la soluzione, ma per iniziare, anche da lì, ad esplorare ed approfondire e sperimentare nuove forme di partecipazione associativa.

 

Nello specifico, una prima modalità che abbiamo sperimentato, con tutti i limiti di tempo e logistici e di contesto, ha preso spunto dal metodo sinodale. Ossia dalle modalità con cui la Chiesa sta provando a riformare se stessa in termini di maggiore collegialità e lo fa mettendo al centro l’ascolto reciproco e la necessità della partecipazione di tutti.

 

Nell’ultimo Consiglio Nazionale la riflessione, a partire dalla relazione del Presidente e dalla domanda: Per chi sono io? Per chi sono le Acli?  ha portato, nei diversi gruppi in presenza e online, a far emergere alcune centralità. Singole frasi, frutto dell’ascolto reciproco e della scelta dei partecipanti che serviranno come base anche per le riflessioni successive che accompagneranno il prossimo periodo in molti aspetti: la sperimentazione di modalità partecipative nel prossimo Incontro Nazionale di Studi, un lavoro di messa a disposizione ed emersione dei dati che è in corso con Azione Sociale con gli Incontri “Guardarsi allo specchio” con le province che ne fanno richiesta e che proseguirà con ulteriori strumenti (Acli Monitor) come illustrato anche nel Bilancio Sociale,  l’Assemblea straordinaria che si terrà a fine 2023 e da cui emergeranno indicazioni di modifiche statutarie da affidare al congresso, il percorso congressuale che prenderà avvio prima dell’estate 2024.

Dal primo breve momento di verifica partecipata al termine dei lavori, tra i partecipanti, sono emerse inoltre una serie di indicazioni metodologiche per i lavori successivi: prestare attenzione al prima e al dopo (informazione sugli oggetti di discussione partecipata, prima, informazione su esiti e materiali, dopo), prestare attenzione a spazi e tempi e materiali per la discussione (che per una reale partecipazione non sono particolari secondari). E’ anche emersa, in qualcuno, la preoccupazione che queste modalità non siano un modo per evitare il dibattito assembleare tradizionale ma anche, da molti, la considerazione che il confronto in piccolo gruppo ha permesso di conoscersi meglio tra partecipanti ( dimensione considerata piacevole e non solo: per fare associazione insieme conoscersi e costruire relazioni è questione essenziale)  e sentirsi, anche nel giorno successivo, parte più integrante del consiglio nazionale stesso.

Ma quello di Pesaro è stato solo un minuscolo assaggio. Molto altro potrebbe nascere da qui. A tutti l’invito a condividere riflessioni, a partire da propri approfondimenti e da modalità in atto sui propri territori.


Su la testa


3 cartelloni, un po' di appunti e svariate idee.
Con la piacevole impressione che stiamo connettendo i puntini in un quadro complessivo coerente.
(Però i World caffè devono essere con il caffè ☕ 🍓😁).

Bellissimi!

Io trovo che i ragazzi di oggi siano bellissimi!
Impegnativi, si, ma tanto belli!
Non solo esteticamente
E non solo questi due...
Auguri a Pietro per i suoi 15anni.
Con l'età le autonomie e gli spazi di indipendenza aumentano, pure un po' i conflitti e le preoccupazioni. Ma anche le soddisfazioni.
Vedere ciò che cresce, al di là di te.
É nella natura delle cose. Ed i rapporti non si perdono, si trasformano.
Pranzo di sushi a gogo.
Candeline su riso e spegnimento a bacchetta.
Giro a Villa Torlonia.
Cena di gelato (non immortalato).
(Si, pure Roma é incasinata e calda, ma bella!)

Kimmaiuta


Ho perso i sensi!!!: kimmaiuta???
Appello ai koltivatori che seminano grandi giochi e raccolgono nuovi sensi.
Recuperare vista, udito, olfatto, tatto, gusto.
E ancora non ci bastava...
Il senso che abbiamo raccolto in questa caccia di primavera 2023 è il sesto senso. Il senso che...è più bello insieme! Ed é questo che dà senso alle cose e dà forma alla nostra felicità!
Una domenica semplice e genuina con le famiglie, dopo un anno ricco di tantissime attività e prima della partenza dei campi estivi!

Pausa caffè e governo dei processi


Pausa caffè sulla strada di ritorno dal #CNAcli. Il navigatore ti porta per stradine di montagna, promettendo di accorciare la strada. Sarà la stanchezza, sarà il panorama...ma la testa è davvero un turbinio di pensieri.
A caldo. Caldissimo...c'è bisogno di chiudere un pensiero, prima di buttarsi in altro.
Siamo anche scalcagnati, si.
Siamo pieni di contraddizioni, pure.
Eppure, non necessariamente per merito nostro, c'è qualcosa di senso, in mezzo al caos.
Assemblea straordinaria, modifiche statutarie, congressi, attribuzioni di deleghe, bilanci sociali, modalità di voto misto tra presenza e online, un consiglio immerso in un evento sportivo, un'estate formativa alle porte, un blog che raccoglie l'azione sociale, i dati di ricerca e quelli di processo...ogni cosa é una opportunità, se riusciamo a risignificarla, inserirla in un orizzonte di senso e affrontarla con intenzionalità...
Abbiamo cambiato scaletta 200 volte in due giorni. E anche quando le cose sono decise ci sono mille aspetti che non sai bene come funzionano... Ma forse oggi il governo dei processi è così: avere chiara la direzione e poi essere pronti a riaggiornare continuamente il navigatore in base a ciò che accade.
E oggi il processo é decidere dove guardare. Se guardare a ciò che non va o non funziona per sottolinearlo e combatterlo. O se guardare a cosa fa battere il cuore e fare di tutto per sostenerlo, con l'ostinazione necessaria di sapere che nessun esito è mai garantito... Ci muovono i sogni ed i desideri, non i problemi.
Con la gioia di tanti incontri. E l'occasione di collaborare più da vicino con le persone che oggi sono state chiamate a dare, ognuno a suo modo, una disponibilità nuova: Pierangelo Milesi Raffaella Dispenza Alessandro Moretti Chiara Pazzaglia Mariangela Perito.
Buon lavoro e buone Acli a voi e a tutti.

Senza atomica


A quasi 80 anni da Hiroshima e Nagasaki.
A 60 anni dalla Pacem in Terris.
A 5 anni dalla approvazione del trattato.
A 2 anni dalla sua entrata in vigore.
Dopo 95 Paesi tra Stati parte e firmatari.
Alla vigilia della Festa della Repubblica.
Chiediamo, a chi ci governa, il coraggio di un gesto profetico.
- Avviare i negoziati per la ratifica del trattato di non proliferazione nucleare.
- Che l'Italia partecipi, almeno come osservatore, alla assemblea di New York di fine anno.
Siamo consapevoli del periodo storico in cui viviamo.
Siamo pienamente solidali con l'Ucraina.
Siamo persino coscienti che ci sono opinioni diverse su tante cose.
Ma riteniamo che vada quantomeno posto un argine.
Riteniamo che l'orizzonte nucleare non possa essere considerato normale.
Riteniamo che la non ratifica del trattato non aiuti né l'Ucraina né nessuno.
Siamo convinti che la corsa al nucleare dia una illusione di nostra maggior sicurezza, ma in realtà aumenti l'insicurezza di tutti.
Chiediamo, come dice la Pacem in terris, a tutti gli uomini e donne di buona volontà, di affiancarsi alle associazioni cattoliche e movimenti laicali che in Italia stanno portando avanti questa strada, in rete con tanti altri nel mondo.

I circoli di lavoratori: cellula base del movimento aclista dalle origini

I circoli esistono da quando esistono le Acli. Nella Acli della nascita, il circolo di lavoratori è la “cellula base” del movimento. I nucle...