Organizzazione di comunità - Anna Brioschi


Tra le cose che restano in testa di #sulatesta ieri sicuramente l'intervento di Anna Brioschi di Cooperativa Sociale Ripari sulla organizzazione di comunità.
Organizzazione di comunità come metodo di riferimento del servizio sociale professionale.
Organizzazione di comunità come metodo possibile per il lavoro sociale delle cooperative oggi (e per le Acli con i circoli, aggiungo io).
(in super sintesi parziale) si basa su alcuni presupposti:
- non esiste la strada giusta, si naviga a vista, insieme, sulla base di "bussole" che ci si costruisce. Sul intuisce. Si sperimenta.
- non siamo noi (noi "esperti" nel caso dei professionisti del sociale, noi "buoni" nel caso del terzo settore) a portare la soluzione dei problemi alle persone.
- ogni sapere (anche quello esperto) é parziale. La strada per affrontare si trova mettendo assieme più saperi (compreso quello di chi vive quotidianamente i problemi).
- mestiere dell'operatore sociale non é immolarsi per fare tutto in prima persona, è decentrarsi per riattivare le risorse altrui (della persona e della comunità).
- ai bisogni sociali le risposte individuali non bastano. Nemmeno se competenti.
Mi si riconnette con tante tante cose degli ultimi anni.
Ma adesso mi pare anche un orizzonte di senso per i circoli. Quale animazione di comunità è possibile per le Acli? Ci si chiedeva negli incontri tra alcuni territori.
Da riprendere.


Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

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