Game jam 2022



Il giorno dell'esame di terza media é tornato dicendo:
io ed F. ci siamo iscritti a questo. Posso?
In sostanza, abbiamo capito, una maratona di 48 ore per progettare un video gioco a partire da un tema dato che viene rivelato al momento dell'avvio delle 48 ore.
È tutto in inglese. Sono iscritti in 21.000 da tutto il mondo. Da ragazzini a professionisti, da quel che ho capito. Ma soprattutto ho capito che età, sesso e paese di provenienza non interessa a nessuno.
Poi tutti gli iscritti (anche coloro che si iscrivono solo per giocare e non per progettare) provano i giochi e votano
divertimento
, creatività, presentazione. Ne esce una classifica di circa 5.000 giochi. L'organizzatore gioca i primi 100 e sceglie i suoi 20 preferiti. E resta online un patrimonio di idee ed applicazioni da consultare e sviluppare.
Obiettivo dei due 14enni, in questo primo anno, é riuscire a presentare in tempo un prodotto finito e funzionante e realmente connesso al tema dato. E quindi essere in questo mondo.
(Facendo tutto ciò che serve: ideazione, programmazione, grafica, musica, etc...).
Abbiamo contrattato il fatto che il tempo per dormire e mangiare fosse da preservare. Ed abbiamo dato l'ok.
L'abbiamo visti incontrarsi per studiare assieme le edizioni precedenti per prepararsi (andando al mattino nello spazio della Regione in mezzo a maturandi ed universitari). Ed ora li vediamo online, immersi nell'impresa. In un modo davvero molto simile a come ci siamo sentiti noi tante volte lavorando ad un progetto da presentare in scadenza o inseguendo un obiettivo.
"Se vuoi puoi flexare ciò che sto facendo, mamma".
Ha detto ieri il 14enne facendo passare come una concessione ciò che in realtà é richiesta di un favore.
"I miei contatti non sono il tuo target, secondo me".
Ma é ovvio che lui è convinto di riuscire a portare a termine l'impresa e gli piacerebbe che un po' di gente provasse a giocare il loro gioco.

Pragmatici esercizi di umanità, spostamenti e trasformazioni.

La Bosnia. I profughi. L'Europa. La Bosnia é un luogo che non ha più voglia di presentarsi come "quella della guerra". 30 anni...