Un digiuno a staffetta...

Valentina me l'ha proposto. E io ho deciso di aderire. Un digiuno  a staffetta per chiedere al Governo Italiano il ripristino di Mare Nostrum e una nuova legge su Immigrazione e Diritto d'Asilo. 

Non ho mai fatto volontariamente 24 ore di digiuno per un motivo, senza malattie o simili. 
Non so se sarà pesante o se non farò nessuna fatica. 

So che non risolverà i problemi.
E so che farlo non mi metterà a posto con la coscienza. 
Spero mi aiuti anche a pensare a cosa altro possiamo fare. 
E a trovare la creatività e le energie per farlo.

Digiuniamo perché vogliamo politiche, leggi, risposte strutturali per gestire i flussi migratori delle persone: chiediamo innanzitutto all'Unione Europea la revisione del Trattato di Dublino e l'istituzione di una operazione di salvataggio in mare con le stesse finalità di Mare Nostrum.
Non possiamo più attendere altre immani tragedie nel Mediterraneo.


La staffetta è cominciata lunedì 20 aprile alle ore 12. 

Funziona se ci diamo il cambio: chi vuole raccogliere il testimone, segnali il suo nominativo nel form on-line, inserendo il giorno del digiuno:
http://goo.gl/forms/wVouyxde8c
e lo comunichi pubblicamente utilizzando l'hashtag ‪#‎iodigiunoperché‬ e indossando un nastro bianco visibile il giorno del digiuno.

Qualche indicazione sul digiuno:
1) Il digiuno non è punitivo, autopunitivo, espiante ma una forma di azione nonviolenta individuale che però si colloca in una dimensione collettiva strutturata, e quindi:
2) Può durare fino a 24 ore, si può bere quanto si vuole e mangiare alcune cose (ad esempio un cappuccino, un succo di frutta): conservare (e preservare) la serenità. Può eventualmente essere ripetuto dopo alcuni giorni.
3) Si fa per uno scopo preciso: chiediamo al Governo Italiano e alla Commissione Europea nuove politiche per governare i flussi migratori. In particolare giace da tempo una proposta nata da un lungo lavoro condiviso che potrebbe essere un ottimo punto di partenza: http://www.partitodemocratico.it/…/una-nuova-legge-quadro-s…
4) Chi lo fa lo decide spontaneamente, aderisce personalmente, se se la sente, se può, e se condivide lo scopo specifico e lo strumento.
5) Chi lo fa lo dichiara pubblicamente, sempre dicendo perché. Meglio se con un post su questa pagina e indossando un nastro bianco.
6) Proviamo a costruire una staffetta: diamo una continuità al susseguirsi dei digiuni, meglio pochi ma qualcuno ogni giorno.
7) Questo è solo uno degli strumenti possibili: lo scelga chi lo sente nelle sue corde. Concorriamo tutti a raggiungere un obiettivo comune.




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